
Donald Trump ha spazzato tre decenni di storia in un solo submit. A pochi minuti dall’incontro con Xi Jinping ha annunciato sul suo social media Reality di aver dato ordine al Pentagono di riprendere i check delle armi atomiche, che gli Stati Uniti non effettuavano dal 1992. Una mossa che ha spiazzato il mondo e irritato Cina e Russia, arrivata proprio il giorno dopo l’annuncio di Vladimir Putin del check della tremendous arma Poseidon. Il commander-in-chief è stato esplicito: gli Stati Uniti non possono rimanere indietro rispetto alle altre due tremendous potenze. «Visti i check di altri Paesi, ho incaricato il dipartimento della Guerra di iniziare a testare le nostre armi nucleari su base paritaria. Questo processo inizierà immediatamente», ha detto il tycoon, precisando di aver già dato ordini al Pentagono di procedere. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non ritenere che l’annuncio inneschi una nuova corsa agli armamenti, ma che Mosca si riserva di agire «in base alla situazione».
In Ucraina un’altra pioggia di droni e missili russi ha preso di mira le infrastrutture energetiche. Il principale fornitore di energia, Ukrenergo, è stato costretto a imporre black-out in varie oblast del Paese, dopo raid che hanno colpito dieci regioni, secondo quanto riferito dallo stesso presidente Volodymyr Zelensky. I bombardamenti, avvenuti nella notte tra mercoledì e giovedì, hanno provocato tre morti e oltre 20 feriti, secondo le autorità ucraine. Due vittime sono segnalate a Zaporizhzhia, mentre una bambina di 7 anni ha perso la vita a Vinnytsia. Ieri altre tre persone sono rimaste uccise in due attacchi avvenuti su Slovyansk, nella regione di Donetsk, secondo il capo dell’amministrazione militare della città.
